Concerto del Gen Rosso al Teatro Viganò.

La Redazione

Il 27 e il 28 gennaio al Teatro Viganò, del vicino Ateneo Salesiano, si sono svolti quattro concerti del gruppo musicale del Gen Rosso. Il 27 i concerti sono stati esclusivamente dedicati ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Il 28 aperti a tutti.

Forse non tutti conoscono il Gen Rosso e quindi, prima di procedere a descrivere i motivi che li hanno spinti a realizzare questi concerti, vi raccontiamo brevemente qualcosa di loro tratto direttamente dal loro sito che vi invitiamo a visionare (genrosso.com).

Il Gen Rosso – International Performing Arts Group – nasce nel 1966 a Loppiano, una piccola località delle colline toscane, vicino a Firenze: circa 850 abitanti da 65 paesi del mondo, centro di una convivenza multiculturale fondata sulla vita dei valori cristiani. Per questa sua originalità, fin dalla sua nascita Loppiano ha suscitato una forte attrazione per migliaia di persone, che arrivavano da ogni parte del mondo per visitarla.

E fu proprio per accogliere i numerosi visitatori che nel Natale del 1966, Chiara Lubich (Premio Unesco per l’Educazione e la Pace) volle regalare ai giovani della cittadella una chitarra e una batteria rossa. Da qui il nome del gruppo: Gen Rosso, dove Gen sta per Generazione Nuova e Rosso è appunto il colore della prima batteria. L’intenzione era quella di comunicare, attraverso la musica, messaggi di pace e fratellanza universale e concorrere così alla realizzazione di un mondo più unito.

Erano gli anni della contestazione giovanile, del pacifismo, della beat generation, e il nome ‘GEN’ si inseriva a meraviglia nell’ondata di novità che caratterizzava quel periodo. L’originale attività del Gen Rosso scaturisce dal suo bagaglio artistico-culturale, dall’internazionalità dei suoi componenti e dall’impegno personale di ciascuno ad attuare, nel contesto della vita quotidiana, i valori di cui si fa ambasciatore. Pochi strumenti, un paio di amplificatori e tanto entusiasmo… ciò che lo caratterizza ancora oggi con sempre nuovi componenti che nel corso degli anni continuamente si susseguono.

Ed è proprio grazie a questo bagaglio artistico-culturale che il Gen Rosso è venuto a Roma ad aprire gli appuntamenti del 2023 del progetto scolastico “Dare per salvaguardare l’ambiente in rete”, che si ispira agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un progetto di educazione realizzato dall’Associazione Nuove Vie Per Un Mondo Unito Aps e patrocinato dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). Al centro, il “Patto di risparmio energetico” stretto da coloro che vi partecipano (alunni delle classi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, attraverso il coinvolgimento degli insegnanti e delle famiglie ma aperto a gruppi eterogenei di diverse età), e si attua attraverso cinque aree di azioni: risparmio di energia elettrica, risparmio di acqua, risparmio di gas, riciclo e riuso, diminuzione dello spreco alimentare.

Con i concerti di Roma ha avuto inizio il tour 2023 del Gen Rosso. In molti vi abbiamo partecipato in un clima di gioia e partecipazione. Il nuovo concerto del Gen Rosso si è presentato ricco di emozioni e di contaminazioni tra i tanti stili e le diverse epoche musicali che lo hanno attraversato. Diversi i brani proposti tratti dalla storia con nuovi arrangiamenti e sonorità in una scenografia minimalista ed efficace allo stesso tempo, con visual, luci e ombre che sottolineano la traiettoria dello show. Naturalmente non è mancato “The Reason” il nuovo singolo che dà anche il nome al concerto e ai nuovi tour in preparazione per il 2023.

Ci sembra di poter dire che il filo conduttore del concerto sia stato quello di ricercare tutte le vie possibili di dialogo, perché nell’epoca che stiamo attraversando, pur tra innegabili spinte di aggregazione, la pace è un bene da conquistare ancora faticosamente, una domanda che attende una risposta urgente sia sul piano dei rapporti internazionali, che sul piano dei nostri rapporti sociali e personali. Risulta indispensabile perciò, per tutta l’umanità, fare un passo in avanti: puntare ad una pace solida, fondata sulla fraternità vissuta fra persone e culture, attraverso una formazione globale alla pace e alla mondialità.

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