C’era una volta…l’albero di Natale.

di Roberto Bracco

Forse qualcuno di voi lo ha già visto, forse lo vedrete nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. Il tradizionale albero di Natale è arrivato da qualche giorno in Piazza San Pietro!

Si tratta di un abete bianco di 26 metri (anche se bisogna precisare che per tradizione il vero albero di Natale è l’abete rosso) ed è stato donato da Rosello, un piccolo borgo montano in provincia di Chieti, e anche tutti gli addobbi che lo impreziosiranno durante i giorni dell’Avvento e del Natale sono stati realizzati in Abruzzo. L’inaugurazione avvenuta il pomeriggio di sabato 3 dicembre mentre la mattina dello stesso giorno le delegazioni abruzzese e friulana (dal Friuli infatti arriva il presepe di Piazza San Pietro), assieme a quella del Guatemala che offre invece il presepe per l’Aula Paolo VI, sono state ricevute dal Papa.

Ci piace anche sottolineare che l’albero, come hanno riferito le autorità regionali abruzzesi, proviene da attività di coltivazione, e non da zone naturali, e per il taglio è stato scelto un abete che rappresentava comunque già un pericolo per la vicinanza ad alcuni fabbricati e che quindi sarebbe comunque stato abbattuto. Quindi la tradizione vuole garantire a suo modo anche un certo spirito di sostenibilità.

Ma quando è nato l’albero di Natale? ve lo siete mai chiesto?… cerco allora di raccontarvelo.

Allora, l’abitudine di decorare sempreverdi si perde in realtà nei meandri della storia. Sembra fosse una consuetudine già diffusa tra i celti durante le celebrazioni per il solstizio d’inverno.

Mentre i vichinghi dell’estremo nord d’Europa, dove il sole “spariva” per settimane nel pieno dell’inverno, credevano che l’abete rosso fosse benaugurate poiché non perdeva le foglie nemmeno nei più gelidi  mesi invernali. I suoi rami venivano quindi tagliati e portati a casa, decorati con frutta, ricordando la fertilità che la primavera avrebbe ridato presto agli alberi.

Ma anche gli antichi romani usavano decorare le loro case con rami di pino durante le calende di gennaio.

Ma dobbiamo fare un bel salto per approdare all’uso “moderno” dell’albero, che nasce secondo alcuni Tallinn, in Estonia, nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del municipio.

Secondo altri invece bisogna andare a Riga, in Lettonia, (comunque sempre in zona Baltica) dove ancora oggi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il primo albero fu addobbato nella città nel 1510

Altre fonti ancora ci dicono che l’albero di Natale come è conosciuto oggi sarebbe originario della Svizzera dove se ne trovano tracce risalenti addirittura al XIII secolo.

Certo è che la tradizione si diffuse poi in Germania dal XVI secolo in avanti dove gli alberi  venivano decorati con mele, noci, datteri e fiori di carta.

In origine l’usanza era legata alla vita pubblica, con il grande albero eretto nel centro della città, ma entrò ben presto nelle case diventando pratica comune in tutti i borghi della Renania e per molto tempo, la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno.

Furono gli ufficiali prussiani, durante e dopo il congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione nel resto dell’Europa.

Vienna l’albero di natale apparve infatti nel 1816, per volere della principessa Enrichetta di Nassau, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans.

Un contributo decisivo alla sua diffusione venne anche dalla Gran Bretagna: a metà del XIX secolo, infatti, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, marito della regina Vittoria, date le sue origini tedesche volle introdurre nelle proprie residenze l’uso a lui familiare dell’albero di Natale; la novità si estese presto come una moda in tutto il Regno Unito, e da lì a tutto il mondo anglosassone.

E in Italia?… beh, fu ovviamente la regina Margherita la prima ad addobbare un albero di Natale, sempre nella seconda metà dell’ottocento, e proprio a Roma, nella residenza del Quirinale, e da lei la moda si diffuse velocemente in tutto il paese.

Nel dopoguerra il fenomeno, come molti altri fenomeni, ha acquisito una dimensione planetaria, commerciale e consumistica senza precedenti, che continua ancora oggi e che noi tutti conosciamo.

Chiudo con una curiosità legata alla data in cui viene fatto l’albero che per tradizione e l’8 dicembre,  fanno eccezione solo Milano dove l’albero di Natale viene preparato il 7 dicembre, a Sant’Ambrogio, e a Bari che lo vuole allestito a San Nicola, il 6 dicembre, entrambi patroni delle rispettive città.

Quindi buon albero di Natale a tutte e a tutti.

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