di Anna Abbate
“Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità.”
(Papa Francesco)
È proprio quello che è successo con un gruppo di ragazzi che ha collaborato, come strumento di Dio, attraverso un percorso durato un anno, in cui hanno contribuito alla cura dell’ambiente e capito la sua importanza.

Noi catechiste insieme ai ragazzi ci siamo occupate dell’ecologia, per riuscire a capire meglio quanto sia fondamentale il creato, e le azioni che gli volgiamo contro. È nato tutto per gioco circa tre anni fa, quando mi è stato chiesto di fare la catechista, insieme a Maria e Antonietta ad un gruppo di bambini di post-comunione. Abbiamo pensato “come facciamo con la nostra scarsa esperienza a gestire dei bambini scalmanati?”, poi tutto è venuto in modo naturale, con amore e un pizzico di simpatia abbiamo creduto di potercela fare. Il gruppo che si è formato si è chiamato “posTRAmici”, bambini che si ritrovano insieme dopo aver fatto la prima comunione, per continuare il percorso nella comunità cristiana in armonia e tra amici, per giocare, ascoltare, mettersi in discussione e imparare, tutto in nome di Gesù, che tanto ama i bambini. Il tema centrale dei nostri incontri era “come custodire il creato” e lo abbiamo fatto seguendo il bellissimo cantico di San Francesco, elogio alla creazione ed inno alla vita. Questi bambini sono stati e sono meravigliosi, hanno partecipato con entusiasmo ad ogni incontro, e con la loro semplicità ci hanno fatto notare, il più delle volte, come la natura non smetta mai di stupirci, e quanto noi uomini sconsideratamente la sfruttiamo. Questo percorso ci ha portato il 20 settembre di quest’anno all’orto botanico, dove è stata celebrata la santa Messa in onore del creato. Noi tutti siamo rimasti colpiti sia dalle parole del sacerdote, che ci ha esortato ad ascoltare “le voci della natura”, e ricordato l’importanza di “tornare alla Terra, al Creatore, ai nostri fratelli e sorelle”, sia dall’ambiente circostante.
Lo scopo di questo incontro è stato quello di sensibilizzare le persone riguardo il tema della tutela e preservazione dell’ambiente, attraverso nuove piantumazioni. Infatti, alla fine della cerimonia, sono stati donati degli alberelli per creare dei giardini “Laudato Sì”.
Al nostro gruppo sono stati donati tre alberelli: un bagolaro, un orniello e un leccio.

Il 17 ottobre abbiamo fatto una piccola festa al parco Stefano Di Bonaventura, per piantare i nostri alberelli, dando vita al primo giardino “Laudato Sì”.
L’invito che rivolgiamo a tutti è quello di collaborare insieme nel prenderci cura di questi alberelli e chiunque desidera collaborare in queste iniziative è il benvenuto.
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