(di Maria Serra)
Il 13 maggio 2022 nel nostro quartiere c’è stato un compleanno davvero importante: i 100 anni della sig.ra Adorna Ricci. Conosciuta nel nostro quartiere in quanto per tanti anni è stata catechista nella nostra parrocchia Santa Felicita e come partecipante attiva, con la sua famiglia, dell’associazione S.A.C.R.I fondata da Bruno Cornacchiola dopo l’apparizione della Vergine della Rivelazione nell’aprile del 1947.
Nonna Adorna così amo chiamarla perché è la nonna che tutti vorrebbero, combattiva, simpatica ma anche tanto testarda.

A novembre mi fu chiesto di aiutare una nonnina di 99 anni e pensai “Aiuto!!! Troverò una signora con tante patologie” invece mi trovai di fronte una bella nonnina arzilla piena di vitalità con una memoria di ferro (meglio della mia sicuramente).
Ogni giorno ama raccontare la storia della sua vita tra tanti aneddoti e la storia della nascita del nostro quartiere Fidene e speriamo proprio di riuscire a pubblicare almeno alcuni di questi ricordi nei prossimi numeri del giornalino.
Questa è, anche se brevemente, la sua storia.

Nonna Adorna nasce a Mondavio nelle Marche il 13 maggio 1922 sicuramente sotto una buona stella essendo il giorno dell’apparizione della Madonna di Fatima.
Dopo solo 40 giorni tutta la famiglia si trasferisce a Roma in un quartiere sulla Flaminia.
Nel 1932 si trasferisce dove attualmente si trova il ristorante Amatrice. Allora c’erano le stalle con le vacche dove il papà trovò lavoro.
La sua infanzia è caratterizzata da tanta povertà ma anche giorni spensierati tra giochi nei prati, racconti, poesie che ancora ricorda.
Nel 1935 a Fidene venne costruita la batteria contraerea per la difesa di Roma durante la guerra. Nel 1940 conobbe suo marito, un militare di nome Giovanni mutilato dalla guerra di Spagna a cui fu affidato il controllo di questa batteria

Il sig. Giovanni amava andare a prendere del buon latte dal papà di nonna Adorna, vai oggi, vai domani, si sono innamorati e sposati nel 1942.
Il sig. Giovanni di origini sarde portò nonna Adorna in viaggio di nozze in Sardegna, ma il viaggio non fu affatto facile, c’era una guerra in atto, quindi il traghetto partito da Civitavecchia impiegò un po’ di tempo prima di arrivare in Sardegna.
Rientrati a Roma stettero un po’ di tempo a casa della sorella del sig. Giovanni perché non riuscivano a trovare casa.
Nel 1944 quando la guerra stava terminando pensarono di prendere una di quelle costruzioni lasciate dai militari ci misero dentro un materasso e così iniziò la loro vita a Fidene, chiamata, a quel tempo e per diversi anni, Monte Secco.
Altre famiglie seguirono nonna Adorna e Nino prendendo queste costruzioni per fare le loro future case, praticamente lungo l’attuale via Radicofani.
Tra tanti sacrifici piano piano riuscirono a costruire la loro casetta e così crebbe il nostro quartiere, successivamente vennero lottizzati i terreni e creata una cooperativa. Non c’erano acqua, luce, strade asfaltate né una chiesa. Per la Messa arrivava un sacerdote da piazza Fiume e si celebrava la Messa in una casa.
Sono tanti i racconti di nonna Adorna e amo ascoltarla come anche la sua meravigliosa famiglia: 4 figli, 13 nipoti e tanti pronipoti che tanto la amano.

In occasione del suo compleanno i sacerdoti della nostra parrocchia hanno celebrato la Messa a casa sua e il comitato di quartiere durante la festa di primavera tenutasi il 21 e il 22 maggio le ha donato una targa per le sue 100 primavere che ci auguriamo possano essere tante altre ancora.
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