IN HOC SIGNO VINCES (SOTTO QUESTO SEGNO VINCERAI).

di Francesca Trapasso

Continuiamo il nostro viaggio nella Roma “antica e bella”, ripartendo da….

Piazza di San Giovanni in Laterano: ci troviamo al cospetto dell’imponente complesso lateranense che comprende la basilica di San Giovanni in Laterano, dedicata in origine al Salvatore, il palazzo papale, il battistero e la Scala Santa. Il complesso monumentale che vediamo oggi, in realtà è molto diverso da quello costruito dall’imperatore Costantino, e per comprenderne meglio la funzione e le intenzioni con cui venne edificato, è necessario fare un passo indietro e risalire a prima delle sue origini, fino al 28 ottobre del 312 d.C., il giorno della battaglia di Ponte Milvio.

Nella notte tra il 27 e il 28 di ottobre Costantino dormì poco: si preparava alla battaglia più importante della sua vita, quella contro Massenzio, perché il vincitore sarebbe stato imperatore dell’Impero Romano, il più potente del mondo allora conosciuto.

Costantino era figlio di Costanzo Cloro, generale romano, e di un’ostessa, Elena, e non era destinato alla corona imperiale. Aveva in seguito sposato Fausta, la sorella di Massenzio, il suo futuro rivale, probabilmente per una questione di alleanze politiche come molto spesso avveniva all’epoca. Poi una serie di eventi fanno precipitare le cose e Costantino e Massenzio si trovano uno contro l’altro a contendersi il dominio di Roma.

Proprio quella notte il sonno dell’imperatore è improvvisamente interrotto da un sogno, o forse una visione, con l’ordine di mettere sulle insegne imperiali e sugli scudi dei soldati un chrismon, formato da un chi e un rho, le iniziali di Cristo.

Le versioni principali in merito sono due, e sono in parte diverse.  Lattanzio, precettore dei suoi figli, riferisce solo il sogno dell’ordine ricevuto. Eusebio di Cesarea, biografo e consigliere di Costantino, parla invece di due visioni, una in pieno giorno, vista non solo da Costantino ma anche dall’intero esercito, cioè due linee luminose incrociate sul sole con la scritta ἐν τούτῳ νίκα, in hoc signo vinces, (in questo segno vincerai), e una notturna, forse appunto un sogno, con l’ordine di applicare il simbolo a scudi e insegne. Costantino obbedisce e vince. Massenzio viene battuto a Ponte Milvio e annega con tutto l’esercito, e qui i riferimenti alla sconfitta del faraone nel passaggio del Nilo del popolo ebraico ha gioco facile, ma al di là delle interpretazioni e delle credenze (gli stessi storici nel racconto mostrano un certo scetticismo) sta di fatto che nel 313 d.C. il cristianesimo diventa la religione ufficiale dell’intero Impero Romano.

Tutto questo ci riporta a piazza San Giovanni. Contrariamente a quanto si può pensare, la prima abitazione del papa non fu il Vaticano, ma si trovava proprio qui, al Laterano. Con l’ufficializzazione della religione cristiana, il vescovo di Roma rivestiva ora una delle cariche più alte e gli venne quindi assegnata una dimora adeguata, che comprendeva un palazzo, una basilica, un battistero: il cosiddetto Patriarchium, costruito sull’antica dimora dei Laterani, una ricca famiglia patrizia, confiscata ai legittimi proprietari da Nerone, e donata a papa Melchiade dall’imperatrice Fausta, moglie di Costantino.

Il papato mantenne lì la sua sede fino al 1309, con il trasferimento ad Avignone, fino al 1376, quando il papa, deciso a tornare a Roma, si stabilì definitivamente a San Pietro in Vaticano.  

Ma questa è un’altra storia…

credits: Richard Krautheimer, Roma, profilo di una città

             Touring Club Italiano Roma

             Enciclopedia dell’arte Garzanti  Palazzo, basilica e battistero lateranensi

un ringraziamento a rai cultura, consiglio vivamente di dare un’occhiata al link:  https://www.raicultura.it/storia/articoli/2019/01/Costantino-Il-segno-della-croce-c2aaef03-f31a-4c9d-8345-5f186f38ffd1.html

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