…Fidene ai giorni nostri.

di Chiara Cicconi

La zona di Serpentara, adiacente a Fidene, che inizia subito dopo l’Istituto scolastico,  ha avuto uno sviluppo esponenziale dalla fine degli anni settanta, quando sono comparsi i primi palazzi di edilizia popolare. Negli anni Ottanta è stata costruita anche la zona denominata Colle Salario che si trova tra Fidene e il Grande Raccordo Anulare.  Il 25 luglio 2007 è stato inaugurato, proprio in mezzo al Parco delle Sabine, un nuovo complesso residenziale, con annesso centro commerciale, denominato “Porta di Roma”. La nuova costruzione di questi quartieri adiacenti a Fidene necessitava quindi di ulteriori collegamenti per i trasporti pubblici. Negli anni Novanta iniziò a passare per la via principale del quartiere, oltre all’autobus 235 che raggiungeva Piazza Vescovio, passando per la Via Salaria, anche il 333 che collegava Fidene, Serpentara, Viale Monte Cervialto, Tufello, Piazza Monte Gennaro, Viale Adriatico e Piazza Sempione. Successivamente il 333 è stato sostituito con il 334, aggiungendo una parte di percorso che arriva fino a Grottarossa, passando per Saxa Rubra. Nel 1994 è stata costruita la stazione di Fidene della linea ferroviaria FL1 che collega Fiumicino con Orte o Fara Sabina, fermando in tutte le stazioni intermedie. Questo treno metropolitano permette agli abitanti di raggiungere più velocemente le stazioni della metro B che, a loro volta, si collegano con la metro A. Nella seconda metà degli anni Novanta è stato aperto al traffico anche il Viadotto Gronchi che, adiacente a Fidene, collega il Grande Raccordo Anulare con Via Bufalotta, Via Renato Fucini, Talenti e infine Via Nomentana.  Il 3 agosto 2020 c’è stata invece la tanto attesa inaugurazione del nuovo ponte che collega il nostro quartiere con Villa Spada e la Via Salaria, mandando definitivamente in pensione quello vecchio e troppo stretto. In questo modo Fidene non è più isolata come era negli anni Cinquanta ma ora è ben collegata con ogni parte di Roma, facilitando di molto la vita dei suoi abitanti.

Tra i negozi storici del quartiere c’erano la Cartoleria Mancini, unico punto, negli anni Ottanta, in cui era possibile ritirare i libri scolastici;  la profumeria Celestini;  il Bar Memmo, in Piazza Vocazionisti, punto di ritrovo dei ragazzi; sempre sulla Piazza c’era una sala giochi dove andavano i bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta;  l’edicola di Piero ; Panditon che era un grande negozio di elettrodomestici, situato di fronte alle scuole; il ristorante Pizzeria Il Giglio;  c’era anche, intorno alla metà degli anni Novanta, una discoteca in Via Chitignano.

Tra i negozi storici hanno resistito al trascorrere del tempo la Pasticceria La Perla, il laboratorio – pastificio che poi è diventato la Pizzeria  L’Appetitosa; il Bar Melone situato di fronte alla scuola elementare, che ha cambiato gestione e nome varie volte; il fioraio accanto alla Chiesa; il Bar dello Sport; la ferramenta che ha cambiato gestione poco tempo fa; il negozio di scarpe Brio;  il negozio di Ottica Pandimiglio; il Barbiere 1974; “il bar della Madonnina”, così detto perché all’angolo del palazzo che lo ospita c’è una statua della Vergine Maria e il ristorante Il Bivacco.

Adiacente al nostro quartiere c’è sempre stata un’area verde che si collega all’attuale Parco delle Sabine e che, dopo la prima inaugurazione nel 2015, era stata lasciata incustodita e preda del vandalismo fino a settembre 2019 in cui Parco Labia è stato riaperto, dopo aver effettuato dei lavori di riqualificazione, e dato in gestione all’associazione che ha vinto il bando pubblico. È stato aperto un piccolo bar e il parco è diventato meta di genitori e bambini, ragazzi e sede di vari aventi tra cui il mercatino di Natale e nell’ultimo anno dei mercatini Hippie e serate a tema.

Il 15 gennaio 2022, infine, è stato inaugurato il nuovo Bibliopoin all’interno dell’Istituto scolastico Comprensivo Fidenae, che ha coinvolto, per la sua realizzazione,  il III Municipio, le Biblioteche di Roma, i Comitati di quartiere, gli abitanti stessi che anno donato decine di libri e vari editori.

  
Nel corso degli anni, agli abitanti che hanno dato origine al quartiere, si sono aggiunte altre persone che, comprando casa o venendo a viverci in affitto, hanno incrementato la popolazione ma, spesso, non conoscono la storia di questo particolare quartiere dalle origini antiche più di Roma e ripopolato negli anni Cinquanta. Ora è del tutto simile a qualsiasi altra periferia di Roma ma non lo è la sua storia.

Nei prossimi articoli mi piacerebbe poter intervistare persone che vi abitano da molto tempo per poter ricostruire ancora meglio la sua storia o raccontare aneddoti curiosi che, altrimenti, potrebbero andare persi.

Chiunque si rendesse disponibile a raccontarci qualcosa dei primi tempi mi può contattare alla mia e-mail chiaracicconi@libero.it.

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