
persona autistica
Per questo nostro appuntamento su Fidene in Rete, vorrei ora darvi qualche indicazione per interagire efficacemente con noi persone autistiche.
Comincerei dicendo che gli autistici sono tutti diversi tra di loro e non troverete mai due autistici con manifestazioni della condizione autistica perfettamente identiche. È mia opinione però che queste differenze riguardino più le manifestazioni esteriori che il funzionamento della mente per cui io ritengo che siamo meno diversi tra di noi di quanto può apparire ad un primo contatto.
Emergono quindi alcune caratteristiche comuni condivise da molti autistici anche se probabilmente non da tutti.
Oggi parleremo della prima di queste che è una superiore sensibilità sensoriale.
Immaginate che qualcuno alzi il volume delle vostre percezioni sensoriali e comprenderete perché a volte siamo immersi in situazioni o relazioni che sembriamo incapaci di comprendere e quindi di gestire correttamente. In realtà spesso è solo che la nostra mente è sotto attacco da parte di percezioni sensoriali eccessive che la saturano. Se la stessa situazione o relazione avvenisse ad esempio nella pace di un bosco, probabilmente la nostra capacità di gestirla aumenterebbe di molto.
Ecco quindi una prima indicazione pratica: se passate del tempo con una persona autistica, tenete sempre sotto controllo il livello di caos sensoriale dell’ambiente in cui vi trovate perché un livello per voi sopportabile potrebbe invece saturare la mente del vostro autistico e metterlo fuori gioco.
Tenete poi conto che a volte siete proprio voi non autistici a creare caos sensoriale quando ritenete di parlare ma in realtà urlate, oppure parlate troppo o troppo velocemente oppure mentre parlate vi agitate di tante espressioni del viso o gesti delle mani.
Se volete essere compresi da una persona autistica, comunicate poco e soprattutto molto pacatamente.
Un’ultima cosa. Dai vostri discorsi, mi sembra che quando parlate di confusione, vi riferite prevalentemente ad un eccesso di stimoli uditivi o al disordine di cose o oggetti. Per me non è così. Io vivo anche una confusione visiva o olfattiva. E se la presenza di troppi stimoli o troppo violenti coinvolge più sensi diversi, la situazione diventa ancora più drammatica.
Ed ora che avete chiare queste cose, cercatevi una persona autistica e cominciate a sperimentarvi nella relazione. E se avete domande, inviatele a Fidene in Rete. Nel prossimo articolo scenderemo un po’ più in profondità parlando della rappresentazione mentale delle percezioni sensoriali, della forza centripeta della visione d’insieme e di quella centrifuga della evidenza dei dettagli.
Ci vediamo sul prossimo numero di Fidene in Rete!
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