
Non è stato facile risalire alle date o meglio agli anni a cui si possono attribuire alcuni avvenimenti che fanno parte della storia del quartiere, quindi spero mi perdonerete se doveste riscontrare alcune imprecisioni.
Durante il periodo dei primi insediamenti, negli anni ’50 del secolo scorso, la collina dove ora sorge il quartiere, veniva chiamata “Monte Secco”. Poi, credo tra gli anni ’60 e gli anni ’70, venne definitivamente chiamata “Borgata” Fidene. Quando Papa Paolo VI celebrò la messa di Natale del 1965, “Monte Secco” veniva già denominata Fidene.
Nel gennaio del 2011 venne definitivamente eliminata la dicitura “Borgata” dalla toponomastica della città, su richiesta esplicita degli abitanti e rimase solo “Fidene”, quartiere di Roma.
Tra i primi servizi esistenti a Fidene c’erano il piccolo Barbiere di Domenico Sacchini che aprì a fine anni ’50 e la farmacia Calvani che venne inaugurata nell’aprile del ’64.

L’Ufficio Postale aprì nella seconda metà degli anni ’60.
Sempre negli anni ’60 vennero assegnati i nominativi alle vie del quartiere ed era già presente il mercatino rionale che tutt’ora si trova nella piazzetta di Largo Santa Felicita, di fronte all’attuale Centro Anziani.
Negli anni ’70, in Piazza dei Vocazionisti, tutto intorno alla statua di Don Giustino Maria Russolillo, si svolgeva il cosiddetto “mercato del Giovedì” che fu spostato più volte, prima nell’attuale Largo Labia, poi al parcheggio vicino Piazza Stia, per tornare definitivamente a Largo Labia.

Sempre in Piazza Vocazionisti si svolgeva la Festa di Santa Felicita e Figli Martiri, ogni anno a settembre e alcune volte a giugno, per provare ad evitare la pioggia che caratterizzava spesso la serata conclusiva. Veniva organizzata dal Comitato Festeggiamenti che fu costituto intorno alla metà degli anni ’70. All’inizio si trattava di una piccola festa con un pò di bancarelle, la processione e il passaggio della Banda dei Carabinieri. Successivamente, con il contributo dei negozianti del quartiere, è diventata sempre più importante nell’espandersi delle bancarelle anche su Via Radicofani e Via Russolillo, le giostre a Largo Labia e il palco su cui si esibivano gruppi musicali famosi tra cui i “Ricchi e Poveri”, “I Pooh”, Ivana Spagna e gli “Stadio”.

Fino all’inaugurazione della scuola media e della scuola elementare in Via Russolillo, le scuole venivano ospitate da appartamenti in affitto in Via Chitagnano dove venne costiuita, nel 1952, a fronte di una popolazione di 416 unità, una pluriclasse con solo 8 alunni a cui si aggiunse, nell’anno seguente, un’altra pluriclasse. Solo nel 1960 si ebbe la creazione delle cinque classi elementari, dalla prima alla quinta. Appena due anni dopo le classi erano raddoppiate con 30 alunni ciascuna. L’incremento della popolazione scolastica vedeva l’aumento delle classi che, di anno in anno, riempivano sempre di più i locali di Via Chitignano.
In quel periodo venne sistemato un prefabbricato, più spazioso e luminoso, adiacente Piazza Santa Felicita (l’attuale Centro Anzian) dove fu possibile aprire anche due sezioni della scuola materna. Si era arrivati ad avere ben 12 classi numerosissime, alcune anche con 34 alunni. Si arrivò così al doppio turno per tutte le classi.
Visto il crescente disagio, nel 1968, si reperì una palazzina di quattro piani, di nuova costruzione, in Via Ortignano che poté contenere 21 aule e un refettorio nel garage.
In quegli anni, chi voleva frequentare le scuole medie, doveva raggiungere il quartiere Vescovio.
I locali non più utilizzati di Via Chitignano vennero messi a disposizione della Scuola Media di Settebagni, per ospitare alcune sezioni distaccate.
Intorno al Natale del 1976, venivano inaugurati i due edifici scolastici sotto la Direzione dell’appena nato 2° Circolo “Fidenae” che comprendeva le sole scuole della “Borgata” ma, anche se si ebbero 28 nuove aule, alcuni alunni dovettero rimanere nella scuola di Via Ortignano per evitare i doppi turni. Nel 1985, l’apertura della nuova scuola di Via San Leo mise fine ai doppi turni nella ormai affollatissima scuola di Via Russolillo.
In quegli anni, la nuova scuola elementare di Via Russolillo fu intitolata “Anna Frank” e la scuola media divenne la “A.B. Nobel”. Nell’anno scolastico 2000/2001, questi due istituti scolastici sono stati inglobati nell’attuale Istituto Comprensivo Fidenae.
Fino agli anni ’60, per uscire dalla “Borgata” e raggiungere il 135 sulla via Salaria per arrivare a Piazza Vescovio, era necessario percorrere uno stradello e attraversare la ferrovia, a rischio della vita. Proprio in quel periodo, successivamente a un incidente mortale, gli abitanti di Fidene sottoscrissero una petizione per chiedere la costruzione del vecchio ponte sulla ferrovia che permetteva di passare dall’altra parte. Ad un certo punto, invece, venne istituito un pullman di una ditta privata che, partendo da Fidene e passando per la strada dei ferrovieri, in quanto la strada che collega Villa Spada alla Via Salaria non era ancora stata costruita, arrivava a Piazza Vescovio. Negli anni del dopoguerra, la rete tranviaria della città di Roma prese il nome di ATAC ma, a Fidene, il 235, unico autobus che usciva dalla “Borgata” per andare sulla Via Salaria, iniziò il suo percorso molto tempo dopo ovvero negli anni ’70 e rimase l’unico fino alla costruzione, negli anni ’80, dei quartieri di Serpentara e di Colle Salario, adiacenti a Fidene.
Fino agli anni ’80 Fidene finiva dopo le scuole, oltre c’erano solo prati.
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