
COSI’ VICINA, EPPUR COSÌ LONTANA
Te sembra de toccallo er Cuppolone/
Quanno che spiove doppo l’acquazzone:/
Le finestre sbrilluccicheno bene/
Pareno propio quelle de Fidene !/
E, invece, è Roma- antica avversaria-/
Che cce sdrumo’ perché parte contraria!/
Ancora oggi si mostra a noi sovrana:/
Così vicina eppur così lontana!
(di Antonio Di Stefano)
TEMPO
Questo tempo
è un prestigiatore scaltro
che ci illude.
Le ore
sono spesso lunghe,
a volte,
senza fine.
La vita,
invece,
che un oceano d’ore contiene,
è breve,
fugace,
come un battito di ciglia.
(Massimiliano Affenita)
LA RACCOLTA
È una pioggia che cade,
picchiettando sul telo,
talora,
senza nuvole in cielo.
Gocce di quell’amor
che si fa olio:
fluido_oro,
cangiante in verde,
che porta con sé l’essenze
d’alberi, fiori ed erbe.
Sotto l’arcate tortuose
e le verdi chiome,
danzano i millenni
e invocano il suo nome:
“sacro ulivo!”:
padre del frutto generoso
da cui promana l’olio:
come un rivo,
aureo e corposo.
(Massimiliano Affenita)
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