Aula 162 “Nessuno si salva da solo”

di Francesca Trapasso

“Siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo trovati su una stessa barca fragili e disorientati, ma allo stesso tempo importanti e necessari, chiamati a remare insieme e a confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti. E ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo. Ma solo insieme. Nessuno si salva da solo». Papa Francesco, 27 marzo 2020

Marzo 2020. È difficile dimenticare l’immagine della figura bianca che attraversa una piazza San Pietro, deserta e silenziosa, sotto la pioggia battente. Le parole del Papa sono ancora nella mente di molti e l’invocazione pronunciata nel pieno della pandemia lascia spazio a poche interpretazioni: tutti abbiamo bisogno di tutti.

Il bilancio è pesante: intere famiglie decimate da un virus sconosciuto e un gran numero di persone rimaste senza lavoro. Chi può dà una mano, ma non basta, così prendono vita alcune iniziative concrete volte ad aiutare chiunque abbia bisogno di aiuto.

Le necessità sono varie e numerose, ma l’urgenza maggiore è costituita dal lavoro, per chi lo ha perso, per chi deve cercare di rimettere in piedi quello che aveva prima della pandemia, per chi non ne ha mai avuto uno.

Tra le varie iniziative l’attenzione va ad “Aula 162”, ma per spiegare di cosa si tratta è necessario fare un passo indietro.

2017. A Parma nasce Next, un progetto di inclusione voluto da Number1, operatore logistico che si occupa di distribuzione di beni di largo consumo. Il progetto è rivolto alla formazione di personale reclutato tra i cosiddetti “soggetti deboli” cioè migranti, disoccupati, donne vittime di violenza e, in seconda battuta, di chi ha perso il lavoro a causa della pandemia.
2020. Il progetto diventa Associazione Next.
2021. Procter & Gamble entra a far parte dell’iniziativa, che viene estesa ad un numero sempre maggiore di categorie su un territorio sempre più vasto.
2021. Il paragrafo 162 dell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” dà il nome al progetto, chiarendo definitivamente le intenzioni dell’iniziativa e il pubblico a cui è rivolta. L’obiettivo è una vita dignitosa mediante il lavoro. Spiega molto chiaramente il presidente di Associazione Next: “il nostro tentativo è di fornire la canna da pesca, non il pesce alle persone”. L’occupazione viene cioè favorita appoggiandosi ad una rete di aziende disposte a formare e ad assumere personale selezionato tra i soggetti in difficoltà.

Come accedere. Molto semplicemente rivolgendosi ad enti e associazioni come Croce Rossa, Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Save the Children, Doppia Difesa, Elemosiniere del Vaticano, che provvederanno a loro volta a ricollocare i soggetti formati tramite agenzie del lavoro come Randstadt o Manpower Group. I corsi sono gratuiti, compreso un eventuale trasporto.

Le aule già avviate non sono molte, ma distribuite su tutto il territorio nazionale, ed altre sono previste in arrivo.

Gli strumenti ci sono, non resta che partire.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: