di Gina De Marcellis

Con il prestigioso nome della nostra scuola media “Nobel”, il Premio della Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme, con sede principale a Roma, situata a Parco dei Medici.

In data 9 ottobre 2020, il Comitato norvegese per il Nobel, con la seguente motivazione ha assegnato il premio Nobel per la pace:

“Per i suoi sforzi nel combattere la fame, per il suo contributo a migliorare le condizioni necessarie alla pace in zone di conflitto e per l’azione trainante contro l’uso della fame come arma di guerra e confitto”.

L’evento della consegna della medaglia si svolge ogni 10 dicembre, (giorno della morte di Alfred Nobel, come sua richiesta nel testamento). Quest’anno è stato organizzato un evento solo in live stream dalla pagina facebook del World Food Programme, a causa delle restrizioni del COVID.  World Food Programme | Facebook

È un riconoscimento che celebra il lavoro dei 20.000 operatori umanitari del WFP ogni giorno impegnato a portare cibo e assistenza a circa 100 milioni di donne, uomini e bambini che hanno fame nel mondo. Perché sono sempre di più, purtroppo, le persone le cui vite sono brutalmente sconvolte da instabilità, insicurezza e conflitti. Tutti, tra le 690 milioni di persone affamate nel mondo, hanno il diritto di vivere in pace e senza soffrire la fame. Il comitato norvegese per il Nobel ha voluto accendere i riflettori su tutti loro e sulle devastanti conseguenze dei conflitti.

Gli shock climatici e le pressioni economiche hanno aggravato ulteriormente la loro situazione. E adesso la pandemia globale di Covid-19 che, con il suo impatto brutale sulle economie e sulle comunità, sta spingendo milioni di persone sull’orlo della fame. Erano già diventate 138 milioni le persone che soffrivano di fame acuta, prima della pandemia. Ora si rischia che raddoppino e che si inneschi un circolo tragico in cui alla pandemia sanitaria si associ una pandemia della fame, che il mondo non può onestamente permettersi.

Il Premio Nobel per la Pace al WFP è un premio a largo raggio, che irradia la sua luce anche sui governi, sulle organizzazioni ONU e quelle non governative, sui partner del settore privato per aiutare le persone affamate e vulnerabili.

Laddove c’è un conflitto c’è anche la fame. E dove c’è fame, spesso ci sono conflitti. Il riconoscimento del Premio Nobel per la Pace ci ricorda che la sicurezza alimentare, la pace e la stabilità vanno di pari passo. Senza la pace non potremo raggiungere l’obiettivo globale di fame zero nel mondo, e finché ci sarà fame, il mondo non vedrà mai la pace.

Per piu informazioni su WFP, la sua storia, e per vedere l’evento del 10 dic, visitate il sito in italiano.

World Food Programme delle Nazioni Unite (WFP) – it.wfp.org

Il Sig. David Beasley, Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace assegnato al WFP nel 2020. La Sig.ra Lisa Pelletti Clark Co-Presidente, International Peace Bureau Nobel Peace Laureate 1910 ha consegnato il premio a nome del Nobel per la Pace Comitato del Premio.
Una vista della sede del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) a Roma, in Italia.

Curiosità del Premio Nobel:

  1. Nel suo ultimo testamento Alfred Nobel dichiarò che l’intera sua fortuna rimanente di 31,5 milioni di corone svedesi (equivalenti a 280 milioni di dollari del 2020) doveva essere investita in titoli sicuri e avrebbe dovuto costituire un fondo “il cui interesse sarà distribuito annualmente sotto forma di premi a coloro che, durante l’anno precedente, avranno conferito il massimo beneficio all’umanità”. Ha anche specificato i campi di assegnazione dei premi sono – fisica, chimica, medicina o fisiologia, letteratura e pace – e quali criteri i rispettivi comitati di premi dovessero applicare nella scelta dei loro vincitori. L’importo del Premio Nobel per il 2020 è stata fissato in 10,0 milioni di corone svedesi (equivalente a circa 900.000 eu).
  2. Alfred Nobel era un ingegnere, un inventore, e un industriale che possedeva più di 300 brevetti. Tra le altre cose, inventò la dinamite, che divenne uno strumento essenziale per la guerra. Tuttavia, ha anche creato il Premio Nobel per la pace, che, secondo la sua volontà, doveva essere assegnato “alla persona che avrà svolto il lavoro al meglio per la fraternità tra le nazioni e l’abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti e la formazione e la diffusione di congressi di pace”.
  3. Quest’anno il WFP è stata la scelta del Comitato norvegese per il Nobel. Hanno gareggiato contro 317 candidati, di cui 211 individui e 106 organizzazioni. Nessuno saprà chi ha nominato WFP fino al 2070 perché né i nomi dei nominati né dei candidati al Premio Nobel per la pace possono essere divulgati prima di 50 anni, secondo lo statuto della Fondazione Nobel.
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