Ragazzi del post cresima

Ciao a tutti, noi siamo un gruppo di ragazze/i formatosi da poco; dopo la cresima abbiamo deciso di continuare questo percorso pur avendo molti impegni durante la settimana. Gli argomenti del nostro percorso sono tutti decisi da noi, il primo di cui abbiamo deciso di parlare è il perdono.

Ci basiamo sulla fiducia e ascolto reciproco. Stiamo imparando a metterci nei panni degli altri e ad ascoltare le persone che fino ad ora pensavamo di conoscere bene e invece, grazie a questo gruppo, cominciamo a leggerle come un libro sempre più approfondito.

Ci fa piacere di poter approfittare di questo giornalino di quartiere per comunicarvi qualcosa di noi.

E vogliamo partire proprio nel dirvi qualcosa sul perdono che ci è sembrato molto importante e significativo per noi. Abbiamo suddiviso l’argomento in due parti: 1) Perdonare; 2) chiedere perdono.

PERDONARE (Il perdono non cambia il passato ma allarga il futuro – Paul Boese)

Il termine “perdonare” si compone di due termini “per-donare” dove il prefisso “per” significa “completamente”, quindi “donare completamente”.

Perdonare (se stessi e gli altri) può essere considerata un’arte che, se appresa, può portare enormi benefici. Perdonare allevia stress, ansia, tristezza e rabbia. Tutte queste emozioni, se non lasciate andare attraverso il perdono, vengono tenute all’interno di noi stessi e ci danneggiano.

Almeno quattro punti per imparare a perdonare:

1 – Bisogna farlo per noi stessi. Un modo di vedere il perdono è quello di fare un favore a chi ci ha fatto un torto per meritare noi la pace;

2 – Il perdono è un percorso e questo può voler dire che si può non essere in grado di perdonare un’altra persona, ma ci si può lavorare per avvicinarsi a farlo senza pretendere di raggiungere subito il 100%;

3 – La rabbia è un veleno, se lo tieni dentro appassisci, se la butti fuori senza criterio rischi di far male a qualcuno che magari non c’entra nulla;

4 – Alcune trappole del perdono:

  • Perdonare non significa dimenticare quanto si è accaduto (ma andare avanti con consapevolezza);
  • È bene rinunciare ad avere tutte le risposte a quanto ci è accaduto (difficilmente si avranno);
  • Per perdonare non si ha bisogno delle scuse dell’altro;
  • Non significa essere idioti, ma hai capito l’importanza di guardare avanti; meno si perdona e più si rimane legati alla persona che ci ha fatto del male.

CHIEDERE PERDONO (Scusarsi non significa sempre che tu hai sbagliato e che l’altro ha ragione. Significa semplicemente che tieni di più a quella relazione che al tuo orgoglio – Fabio Volo)

Se ci teniamo ai sentimenti delle persone e vogliamo mantenere con loro delle relazioni positive prima o poi dobbiamo imparare a chiedere scusa. In questo modo, può sembrare strano, miglioriamo anche la nostra autostima.

Almeno quattro punti per imparare a chiedere scusa:

1 – Bisogna essere realmente dispiaciuti di aver ferito l’altra persona. Significa dimostrare che per noi i sentimenti degli altri sono importanti anche se, al posto suo, non ti saresti offeso;

2 – Impariamo a prenderci le nostre responsabilità. Rivivere ciò che è successo e mettere in chiaro con l’altra persona che abbiamo capito cosa lo ha ferito;

3 – Non solo a parole. Chiedere scusa è la premessa di un cambiamento la cui prova si ha solo quando i comportamenti vengono modificati;

4 – Chiediamo perdono. Arrivati a questo punto possiamo chiedere scusa e permettere all’altra persona di decidere l’esito della conversazione. L’altra persona, infatti, potrebbe avere bisogno di tempo per decidere. Perdonare richiede tempo. È bene ringraziare l’altro per l’ascolto e lasciare aperta la possibilità di una riconciliazione futura.

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