Grazie a questa straordinaria solidarietà che ha visto la partecipazione, insieme al Comitato di Quartiere, della Caritas diocesana, della protezione civile, dell’Associazione Aurora, dell’IC Fidenae, della generosità di tanti singoli cittadini e grazie ai fondi raccolti attraverso i mercatini di Natale, si è riusciti ad assistere finora, attraverso i volontari del gruppo s. Vincenzo, a 180 famiglie con pacchi viveri e buoni spesa.

Ci sembra proprio che questa compartecipazione di diverse realtà operanti insieme per il bene comune, con questa spiccata sensibilità ai bisogni dei cittadini, in particolare i più bisognosi, sia la manifestazione concreta di uno dei più grandi desideri dell’uomo: quello di essere riconosciuto, di sentirsi accolto e far parte di una famiglia. È bello pensare che anche il quartiere possa essere una famiglia dove nessuno si senta escluso; dove chi ha necessità possa chiedere e chi ha possa mettere a disposizione quello che può.
Certamente potrebbe sembrare un’utopia ma ci piace pensare in grande, ben sapendo che i beni non si muovono se non si muovono prima i cuori. E questo è proprio l’augurio con il quale ci vogliamo lasciare: muoviamo i nostri cuori andando incontro agli altri.
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