Tratto dalla Rivista online Ermes Education
di Giuseppe Surace
Lasciare che la realtà parli da sé e che attraverso l’attività quotidiana della scuola i ragazzi apprendano nella condivisione di esperienze e attraverso una riflessione critica l’arte di divenire adulti. Queste le principali finalità del progetto di cittadinanza attiva che nasce da un ascolto attento dei bisogni dei ragazzi e del territorio. Ci troviamo nella scuola del nostro quartiere, l’Istituto Comprensivo Fidenae, la scuola dove generazioni di abitanti sono stati formati
Le attività e i laboratori proposti sono stati realizzati in collaborazione con i carabinieri forestali sia con interventi in classe che attraverso uscite guidate.
Considerando che l’educazione alla cittadinanza avviene quotidianamente nei banchi di scuola, da alcuni anni si è andato strutturando un percorso- progetto di cittadinanza attiva che a partire da alcune iniziative svolte nella scuola stessa da diversi anni, sono state integrate in maniera sistematica ulteriori attività svolte sia all’interno della scuola, attraverso l’invito di persone o associazioni, che mediante uscite didattiche a tema.
Il progetto che è in continuo aggiornamento ed evoluzione trova nel percorso curriculare proposto agli studenti sia la sua origine che un suo primo sviluppo e parte del suo compimento.
Un’ulteriore finalità è la costruzione passo dopo passo di una rete di figure educative diversificate che si costruisce intorno ai ragazzi. Questa rete fa sì che la scuola diventi un laboratorio di cittadinanza che ha poi (eventualmente) riscontro nell’agire partecipativo e nell’interiorizzazione dei valori proposti da parte dei ragazzi stessi.
La proposta si è nel tempo articolata in modo vario e diversificato, ogni classe tratta un tema specifico di cittadinanza, ne proponiamo alcuni esempi.
Le classi prime in questo anno scolastico hanno trattato il rapporto e la cura dell’ambiente.

Insieme al comitato di quartiere è stato inoltre possibile realizzare delle uscite sul territorio e sensibilizzare i ragazzi alla cura e al rispetto del territorio.
Con l’aiuto di esperti abbiamo potuto soffermarci sulle realtà delle microplastiche.
I diversi incontri sono stati preparati da un lavoro fatto in classe e da una successiva rielaborazione con l’opportunità di realizzare un prodotto finale da condividere con l’intero istituto.
Le classi seconde hanno affrontato il tema della diversità come visione in tutti i suoi aspetti. Ad esempio, abbiamo organizzato diversi incontri per avvicinare i ragazzi alla disabilità fisica attraverso l’associazione Workabile. Dopo una chiarificazione terminologica si è passati a farli confrontare attraverso una simulazione di invalidità da parte di uno degli operatori, con l’aspetto dei pregiudizi e degli atteggiamenti che assumiamo inconsapevolmente. Infine, attraverso un’ulteriore simulazione, che ha visto come protagonisti i ragazzi, è stato possibile fargli focalizzare l’attenzione, attraverso uscite nel quartiere con una sedia a rotelle, sull’accessibilità o sulla inaccessibilità del quartiere da parte dei diversamente abili.

Sempre su questo tema significativi sono stati gli incontri con gli atleti paraolimpici che hanno raccontato la loro storia motivando i ragazzi ad affrontare con fiducia le difficoltà.
Sempre su questo argomento, è stato significativo l’incontro con il fisioterapista non vedente Wolfgang Fasser.
Per le classi terze i temi che sono stati trattati hanno riguardato il rapporto dei ragazzi con la società, in modo particolare facendo riferimento a quelle esperienze e situazioni in cui i diritti fondamentali e la dignità delle persone vengono negate.
Un ampio spazio è stato dedicato alle testimonianze di chi è impegnato in prima linea nella lotta alle diverse forme di criminalità come ad esempio Don Antonio Coluccia, il fotografo Antonio Tiso, la Rete dei Numeri Pari e Libera, le unità cinofile della Guardia di Finanza e soprattutto l’ascolto di alcune esperienze relative alla violenza di genere da parte di Rosaria Gaeta e Grazia Biondi.

Infine, un’altra esperienza significativa è stata la visita al Campo dei Miracoli di Corviale. Un centro sportivo (campetti e palestra) realizzati presso un appezzamento di terreno confiscato alla banda della Magliana.
Attualmente è gestito da un’associazione fondata da Massimo Vallati che ha come motto “Vince solo chi custodisce” in quanto si occupa, attraverso l’attività sportiva e non solo, di favorire l’inclusione e la partecipazione attiva anche di chi è più fragile come segno di riscatto alla criminalità che sfrutta il disagio di chi è più debole.
Queste e altre iniziative, come la collaborazione con il Centro Astalli, hanno caratterizzato la proposta per le classi terze che ha visto i ragazzi pienamente coinvolti sia attraverso il lavoro svolto in classe con i docenti di lettere che mediante le riflessioni e le domande che tali incontri e ed esperienze hanno generato.
Queste sono solo alcune delle tante iniziative che hanno trovato nella condivisione con i genitori e con le realtà del territorio un punto fondamentale di questo progetto. Condivisione essenzialmente necessaria affinché i valori proposti e le competenze che i ragazzi possono apprendere nell’ambiente scuola trovino riferimento nella vita quotidiana e possano così ogni giorno ritrovare tali riferimenti in una comunità che li condivide.
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